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Perdite in gravidanza: quando preoccuparsi?

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Quando si rimane incinta, non si può fare a meno di pensare a quanto sia bello aspettare un bebè, ed alle varie emozioni che si provano sin dal momento in cui si stringe tra le mani quel test tanto desiderato, dal quale tutto ha avuto inizio.

Una coppia che ha tanto desiderato un figlio, sa molto bene, infatti, quante emozioni e sensazioni belle si susseguano da quando si prende la decisione di avere un bambino, fino a quando non lo si stringe tra le proprie braccia.

Per questo, talvolta vi sono dei momenti in cui si viene colti da ansie e preoccupazioni circa lo stato di salute del bambino, ansie spesso infondate, ma è normale che, quando c’è in gioco qualcosa di così importante, ci si preoccupi anche quando non serve.

Ma quali sono le situazioni che più spesso creano ansia e nervosismo o che fanno pensare che, magari, ci sia qualcosa che non va?
Sostanzialmente, uno dei problemi più comuni per quel che riguarda la preoccupazione e la paura che qualcosa non vada bene, è quello legato alle perdite in gravidanza: detto così, però, è difficile capire se il problema sia reale oppure no, se sia grave oppure no, ed è quindi molto importante approfondire la questione, dal momento che esistono diverse tipologie di perdite nel corso della gestazione e solo alcune di esse possono destare un po’ di preoccupazione.

Insomma, prima di preoccuparsi, è bene analizzare il tipo di perdite e sapere che mentre per alcune di esse è necessario fare un controllo immediato al pronto soccorso, per molte altre non è necessario fare nulla di particolare perché sono considerate normali e fisiologiche della gravidanza stessa.

Vediamo, quindi, le varie tipologie di perdite in gravidanza e cerchiamo di capire quali destino preoccupazione reale e per quali invece ci si può in linea di massima tranquillizzare.

Perdite bianche in gravidanza: cosa sono?

Le perdite bianche in gravidanza prendono il nome di leucorrea gravidica: come ci suggerisce la stessa terminologia, si tratta di normali fuoriuscite vaginali che si possono riscontrare nel primo trimestre della gravidanza, e che hanno una determinata serie di caratteristiche che non destano alcuna preoccupazione.

In particolare, la leucorrea gravidica si presenta:

  • Specialmente nei primi tre mesi della gravidanza ed è una condizione fisiologica, normale e che non desta alcuna preoccupazione;
  • Come un flusso vaginale biancastro e più abbondante rispetto alle consuete perdite vaginali ovulatorie, per esempio;
  • Come delle perdite inodore: infatti, ci si deve preoccupare e chiedere al proprio ginecologo solo quando le perdite emettono un cattivo odore, perché potrebbe essere il segnale di un’infezione in corso.

Come abbiamo visto, le perdite bianche non sono di per sé una cosa preoccupante, anzi sono del tutto normali durante la gravidanza, e sono dovute all’aumento di estrogeni che si verifica in questo periodo. Ci si deve allarmare solo nel caso in cui, ad esempio, vi siano dei cambiamenti di consistenza, di colore, o di odore delle perdite.

Perdite marroni in gravidanza: cosa sono?

In questo caso, se parliamo di perdite marroni in gravidanza, non abbiamo più a che fare con una condizione normale e fisiologica, ma con qualcosa che potrebbe destare un po’ di ansia e preoccupazione. Il colore marrone indica la presenza di sangue, in genere ossidato, e quindi non vivo, ma “vecchio”: questo significa ad esempio che il sangue che sta uscendo è una normale perdita di ciò che si trovava all’interno dell’utero.

Inoltre, le perdite marroni in gravidanza potrebbero anche essere delle normali perdite da impianto, che si hanno tuttavia in genere prima di scoprire di essere in dolce attesa: queste perdite vaginali possono presentarsi nella donna in dolce attesa (ma non sono una regola) dal momento in cui avviene l’impianto, ed è per questo che prendono il nome di perdite da impianto, circa dal 7mo giorno dal concepimento fino al giorno in cui sarebbe dovuto iniziare il ciclo.

Altre cause delle perdite di sangue in gravidanza possono essere: un’irritazione al collo dell’utero, causata ad esempio da un rapporto sessuale oppure da un’ecografia; un’infezione. È sempre bene, comunque, chiedere un parere al proprio ginecologo per sicurezza.

Perdite gialle in gravidanza: si tratta quasi sempre di infezione

Se invece si presentano delle perdite gialle in gravidanza, le cose possono essere un po’ più complesse e potrebbe essere quindi necessario fare un po’ di chiarezza sin da subito con il proprio ginecologo: in questo caso, infatti, la causa si attribuisce quasi sempre alla presenza di un’infezione, che potrebbe essere molto pericolosa se non adeguatamente curata.

Per questo motivo, ricordiamo che le perdite gialle in gravidanza possono indicare:

  • Infezioni da lievito, spesso causate da un eccesso di zuccheri e di carboidrati (motivo, questo, per il quale si consiglia sempre di seguire una dieta equilibrata il più possibile);
  • Clamidia, gonorrea o altre malattie sessuali (in questo caso è bene rivolgersi subito al ginecologo);
  • Cervicite.

Perdite di sangue o rosa in gravidanza: cosa fare in questi casi?

Abbiamo parlato delle perdite marroni, ma se il sangue è vivo, ecco che si possono presentare perdite di sangue oppure perdite rosa in gravidanza: anche in questo caso, se le perdite si presentano prima ancora di scoprire di essere incinta, magari in concomitanza con il ciclo mestruale (ovvero quando sarebbe dovuto arrivare il ciclo) e senza alcun tipo di dolore, potrebbero essere perdite da impianto.

Ci sono però altre cause che vanno comunque individuate e soprattutto conosciute, per evitare spiacevoli situazioni. Infatti, tra le motivazioni legate alle perdite ematiche vi sono:

  • Aborto o minaccia di aborto, in genere durante il primo trimestre;
  • Distacco della placenta, generalmente verso la fine della gravidanza;
  • Parto prematuro.

Perdite acquose o trasparenti in gravidanza: quando preoccupano

Le perdite acquose o trasparenti in gravidanza, invece, destano preoccupazione solo quando sono molto abbondanti o cambiano consistenza rispetto alle normali perdite gravidiche di cui abbiamo parlato nel paragrafo dedicato alla leucorrea.

Infatti, se si assiste ad una evoluzione delle perdite, fino alla consistenza appena descritta, ci potrebbe essere una perdita di liquido amniotico in atto, ed anche in questo caso è necessario consultare il proprio medico.

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